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Una selezione delle cose lette, ascoltate, e viste. 2024 | Febbraio. Seconda metà. 

Se avete finito di ascoltare The Professor, podcast consigliato nell’articolo precedente, e siete alla ricerca di un’altra serie in cui arte e crimine si mescolano, non cercate oltre. Dynamite Doug racconta in sei episodi la storia di Douglas Latchford, esperto mondiale di arte cambogiana, che per decenni ha fornito statue di inestimabile valore a musei occidentali e ricchi collezionisti. Collabondo con il regime dei Khmer rossi, colpevoli di genocidio, è riuscito infatti a saccheggiare l’intero patrimonio culturale della Cambogia.

A coloro che frequentano (più o meno assiduamente) mostre d’arte contemporanea e partecipano (più o meno appassionatamente) a manifestazioni di protesta o che, come me, non fanno nè l’una nè l’altra cosa ma hanno un interesse per l’editoria di settore, consiglio di ascoltare Artists Remake the World. L’episodio podcast, in cui Vid Simoniti riflette sul contributo che gli artisti possono fornire alla risoluzione dei vari e diversi conflitti di natura politica e sociale, non è nuovo (è della fine del 2023) ma il tema è sicuramente attuale.

Agli appassionati della domenica pomeriggio sul divano a guardare un film leggero (leggerissimo) consiglio Upgraded. La storia di una giovane tirocinante in una casa d’aste newyorkese manca, come previsto, di autenticità (l’idea che occorra inviare a Londra lo staff di New York per organizzare un’asta è ridicola) ma sorprende per la partecipazione di Hugh Edmeades e John Hays, due veri banditorie d’aste (entrambi hanno lavorato per Christie’s) che interpretano se stessi.

A coloro che invece, volendo stimolare il cervello, viaggeranno e visiteranno Dublino in primavera consiglio le mostre Neglected Genius Thomas Frye: An Irish Artist in London al Castello di Dublino (“genius” nel senso di “ingenious” in quanto Frye aveva trovato il modo di imitare la porcellana cinese importando l’argilla bianca (o caolino) dalla Virginia) e Turning Heads: Rubens, Rembrandt and Vermeer alla National Gallery of Ireland. Le teste o facce (tronie, nella lingua olandese) rappresentate sono quelle di personaggi convenzionali (come lo era la Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, non presente in mostra) dipinti dagli artisti olandesi e fiammignhi durante il sedicesimo e diciassettesimo secolo.


Antonella Guarracino

Art History buff. Still shooting film. Getting mail in Wicklow, Ireland.

https://antonellaguarracino.com/
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